Coltivazione e recupero ambientale di un giacimento di conglomerato calcareo
Cliente: MA.CE. Srl
Luogo: Battipaglia- Campania (Italia)
Data: 2006
Il progetto era finalizzato alla riqualificazione ambientale di un versante collinare oggetto di attività estrattiva, attraverso il rimodellamento morfologico e lo sfruttamento del giacimento di calcare. Il sito confina con un cimitero ed un’autostrada, ed è vicino ad un’ampia area industriale.
Obiettivi
-
Garantire la continuità della produzione di conglomerato calcareo;
-
Minimizzare le interferenze dell’attività estrattiva con il territorio circostante
-
Riqualificare l’area realizzando un uliveto ed un’area industriale
Attività svolte
- Inquadramento normativo e cartografico;
- Studio alternative progettuali;
- Pianificazione delle attività e dimensionamento mezzi;
- Regimazione idraulica delle acque meteoriche;
- Analisi economico-finanziaria;
- Valutazione di Impatto Ambientale..
Dati tecnici
Area di intervento: 372.000 m²
Metodo di coltivazione: Splateamento
Tecnica di abbattimento: Escavatore cingolato a benna rovescia
Tecnica di smarino: Escavatore cingolato a benna rovescia
Tecnica di trasporto: Dumper
Tipologia di recupero: Recupero agricolo-industriale
Risultati tecnici
Volume di materiale estratto: 10.500.000 m³
Produzione annua media: 700.000 m³/anno
Durata dell’intervento: 15 anni
Risultati economico-finanziari
Investimenti: 6.950.000 €
Ricavi: 123.000.000 €
Punto di Pareggio: 29.000 m³
Tempo di Ritorno: 1,2 anni
Valore Attuale Netto:€ (tasso di attualizzazione 6%): 79.500.000 €
Tasso Interno di Rendimento; 93,4%
Valutazione di Impatto Ambientale
L’intervento proposto è stato confrontato con l’attuale stato dei luoghi (non intervento o “opzione 0”) utilizzando il metodo AEVIA. I principali aspetti che caratterizzano l’intervento dal punto di vista dell’impatto sull’ambiente sono:
-
la coltivazione per platee discendenti, che consente il recupero del versante collinare contestualmente all’intervento estrattivo;
-
la creazione di una morfologia che si inserisce armonicamente nel contesto circostante;
-
il mascheramento dei fronti di scavo grazie ad un avanzamento del fronte parallelo al profilo finale, che consente di creare dei setti in roccia;
-
la restituzione del versante all’uso originario (uliveto) e l’integrazione con l’area industriale posta a sud dell’autostrada;
-
la valorizzazione del giacimento, che evita la delocalizzazione e favorisce l’economia locale e l’indotto lavorativo;
-
il recupero morfologico delle aree interessate da pregressa attività estrattiva.
L’indice di impatto globale ottenuto dalla soluzione proposta è pari a I=-530.
Gli impatti “peggiorativi” dovuti agli scavi (I1=824), alla realizzazione di rampe e piazzali (I2=343) ed al trasporto (I5=411) sono compensati dagli effetti “migliorativi” derivanti dall’intervento di riqualificazione proposto (I7=-1107), dalla redditività (I8=-451) e dagli investimenti (I10=-413).