Caratterizzazione di ammassi rocciosi mineralizzati prevalentemente ad antimonio e delle rocce e terre di scavo per la realizzazione di infrastrutture stradali
Cliente: Nuovo Farma S.c.a.r.l.
Luogo: lavori di adeguamento della S.S. 223 “del Paganico”, Comuni di Civitella Paganico (GR) e Monticiano (SI)
Data: 2015-16
L’opera prevede l’adeguamento a 4 corsie del tratto Grosseto – Siena (S.S. 223 “del Paganico”) della Strada di Grande Comunicazione Grosseto – Fano (dal km 30+040 al km 41+600) e si colloca nel territorio dei Comuni di Civitella Paganico (GR) e Monticiano (SI), in un territorio tra i più ricchi di depositi minerari della Toscana.
L’area è interessata da una mineralizzazione, estesa per circa 20 km in direzione N-S, che comprende importanti depositi di antimonio, coltivati nelle miniere di Pietratonda (Valle del Fogna), La Selva e Belagaio (Valle del Farma), Tocchi e Vallerano (Valle del Merse) e Cetine di Cotorniano (Figura 1). L’area è stata oggetto di attività mineraria tra la fine del ’800 e l’inizio del ‘900 (miniera “La Selva”, Figura 2).
Le caratteristiche delle mineralizzazioni dell’area (ossidi e solfuri di antimonio cui talvolta si associano, in minori quantità, solfuri misti, barite e cinabro) rendono molto difficile, o quantomeno incerta, l’esecuzione di qualsiasi piano di indagine rivolto a determinare i tenori dei metalli pesanti presenti.
Obiettivi
- Valutare l’efficacia e l’adeguatezza dei piani di indagine e delle procedure di campionamento ed analisi adottate, ante operam ed in corso d’opera, per verificare la presenza di metalli pesanti nell’area interessata dall’Opera;
- Proporre un approccio minerario per il campionamento, che tenga conto delle peculiarità del sito.
Attività svolte
- Inquadramento dell’opera infrastrutturale ed analisi del contesto ambientale;
- Analisi critica delle condizioni tecniche – legislative, normative e amministrative, delle leggi vigenti e delle norme tecniche di riferimento in materia di ambiente e rifiuti;
- Approfondita indagine bibliografica relativa alle caratteristiche delle mineralizzazioni di interesse ed alle attività minerarie che hanno interessato l’area di intervento;
- Analisi dell’entità delle variazioni dello stato originario dei luoghi a seguito dell’attività mineraria ed a seguito della realizzazione della strada esistente;
- Analisi dei risultati delle indagini condotte in fase di progettazione ed in corso d’opera per verificare la presenza di metalli pesanti nei terreni attraversati dal tracciato stradale;
- Revisione critica dei piani di indagine, delle procedure di campionamento ed analisi adottate, ante operam ed in corso d’opera, verificandone l’efficacia e l’adeguatezza rispetto ad approcci tipici dell’ingegneria mineraria;
- Proposta di un approccio “minerario” per la caratterizzazione dei terreni, che tiene conto delle peculiarità del sito.